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 Screenshot_2024-06-29_alle_07.16.50.pngNegli Oscar Green, sono stati premiati anche giovani che sono stati capaci di valorizzare al meglio le caratteristiche del proprio territorio e la tradizione contadina. Un esempio è Vincenzo Cioti che in Abruzzo utilizza le nevi del Gran Sasso come cantina per far invecchiare il suo vino. Le bottiglie, portate a spalla, trascorrono sette mesi sotto la neve, invecchiando come se fossero anni. Il Molise ha ritrovato il suo ''cuore bianco'' con il formaggio "Treccia di Santa Croce di Magliano", grazie a Maria Antonietta Paladino. Per secoli, questa lunga treccia bianca di mozzarella ha accompagnato la festa della Madonna dell'Incoronata, indossata dai pastori come simbolo di devozione. Un patrimonio ora reinventato in chiave moderna. Viene, invece, dalla tradizione biblica la manna, che Emiliano Appiano in Sicilia estrae dalla corteccia del frassino. Un prodotto dalle straordinarie proprietà depurative che offre numerosi benefici per il corpo. È utilizzata in cosmesi, nella tradizione dolciaria e persino nei piatti dei ristoranti stellati.

Anche tutti gli abruzzesi premiati.

BIRRA DI SEGALE E MAIS NERO – CATEGORIA CUSTODI D’ITALIA – SARA LALLI DELL’AZIENDA AGRICOLA LALLI SARA – COLLEBRINCIONI (L’AQUILA)
L’Oscar per la categoria Custodi di Italia è stato conferito a Sara Lalli, dell’omonima azienda agricola, per la birra agricola di segale e mais nero. Si tratta di un prodotto nato dalla collaborazione con un’altra azienda agricola aquilana (Luca Tarquini) e finalizzato alla riscoperta dei cereali antichi e al loro riutilizzo in base ai diversi sapori e alle proprietà nutrizionali. Una curiosità: la sua azienda si trova a Collebrincioni, frazione dell’Aquila ad un altitudine di circa 1.200 metri, aspetto che le conferisce l’identità di un agricoltore custode in territorio svantaggiato.

CAMPI DI LIBERTÀ – CATEGORIA COLTIVIAMO SOLIDARIETÀ – LEDA DEL BORRELLO – MICHEA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ARL DI VASTO
La cooperativa sociale agricola Michea, presieduta da Leda Del Borrello, ha al suo interno soci, soci lavoratori e soci volontari e persegue una serie di attività a scopo didattico, sociale ed inclusivo collegate alla formazione in agricoltura. Lo scopo della cooperativa è il reinserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati. Tra questi, oltre a donne vittime di violenza e diversamente abili, un progetto particolarmente importante riguarda il recupero di ex detenuti e detenuti impiegati in lavori Socialmente utili. La coop ha assunto come soci lavoratore 2 detenuti che si occupa della manutenzione di giardini privati e comunali di vasto e san salvo. A loro si aggiungono i detenuti che nella cooperativa scontano la pena alternativa sempre come manutentori dell’orto.

IL GIARDINO VERTICALE FAI DA TE – CATEGORIA IMPRESA DIGITALE – FRANCESCO EGIZII – LA FELCE SOCIETA’ AGRICOLA SEMPLICE DI SAN GIOVANNI TEATINO

Il Sistema Viridis® è un innovativo supporto componibile per il verde pensile che permette di portare il verde su qualunque superficie e in qualunque ambiente. È costituito da un sacco in tessuto resistente agli strappi, al vento, alle piogge, ai raggi solari e agli agenti ossidanti dello smog. È già completo di substrato concimato ed impianto di sub-irrigazione a goccia. Tenuto da semplici tasselli, catene e reti di sostegno, facilmente reperibili presso il proprio rivenditore di fiducia, è facilmente applicabile, è completamente modulare e riutilizzabile. È la soluzione per verde verticale alla portata di installatore e consumatore. Le istruzioni vengono fornite attraverso un qr code con video dimostrativo del montaggio. A livello digitale, il supporto è completamente integrabile con qualunque soluzione di controllo colture (irrigazione, centraline, sensori umidità) reperibile sul mercato.

VINI AFFINATI SOTTO LA NEVE – CATEGORIA FARE FILIERA – AZIENDA AGRICOLA CIOTI CON ALPINISTA BRUNO CARPITELLA
Con la “transumanza” dei vini il giovane Vincenzo Cioti, insieme all’alpinista Bruno Carpitella, ha realizzato un progetto di affinamento di vini in condizione estreme. I vini d’altura prodotti dall’azienda Cioti, provenienti da un uvaggio di uve estinte, vengono affinati in apposite celle (simili a container metallici aperti) e vengono portate a mano da un gruppo di alpinisti nel periodo precedente alla prima nevicata in una zona selezionata e segreta del Gran Sasso, nel cuore del Parco Nazionale. Le bottiglie vengono posizionate ad oltre duemila metri e vengono ricoperte dalla neve per poi essere recuperate dopo il disgelo. Il risultato è un prodotto enologico per palati raffinati, capace di evocare l’ambiente montano e le condizioni estreme in cui vengono affinati. Proprio come le greggi abruzzesi, vengono spostate dalla zona collinare a quella montana. Le bottiglie – che vengono prodotte in minime quantità anche a causa degli elevati costi di gestione, circa 400 esemplari ogni anno – sono molto ricercate per la loro unicità.

LA CITTÀ DEL MIELE – CATEGORIA: ENERGIE PER IL FUTURO E SOSTENIBILITA’ – ANDREA IACOVANELLI – APISTICA 2 I/Adi apicoltura DI TORNARECCIO
L’Oscar per la categoria Sostenibilità è andato ad Andrea Iacovanelli per il progetto Città di miele che, in un gioco di parole che richiama il nome dell’azienda di famiglia, ha la finalità di divulgare la conoscenza dell’apicoltura, come essenza vitale da mantenere nel nostro pianeta. Si tratta di un vero e proprio villaggio, riconosciuto fattoria didattica, in cui i visitatori sono protagonisti di un’esperienza didattica diversa ed innovativa, personalizzandola e scegliendo tre le seguenti attività: vita in alveare, analisi sensoriale del miele, laboratori pratici-artistici, apiario del benessere, apiterapia, visita aziendale. Tra le novità del “apivillaggio” vanno citati l’apiario del benessere, struttura per beneficiare dei profumi dell’alveare e del ronzio delle api e l’apiterapia, trattamenti per il recupero del benessere, sia nell’ambito umano che veterinario, con i prodotti raccolti, trasformati e secreti dalle api.

LA FATTORIA DEGLI ALPACA – CATEGORIA CAMPAGNA AMICA – CRISTIANA LAURIOLA – AZIENDA AGRICOLA CRISTIANA LAURIOLA DI SERRAMONACESCA
L’oscar per la categoria Campagna amica è andato a Cristiana Lauriola, una giovane imprenditrice agricola, laureanda in lettere con una straordinaria passione per gli animali e per gli alpaca, camelidi pre-ruminanti originari del Sud-America (Perù) che si nutrono di fieno e pascolano liberi in campo. Nella sua fattoria ce ne sono cinque e vengono utilizzati per una pet teraphy basata indirizzata a chi vuole ritrovare un equilibrio con la natura. Al centro della sua attività c’è l’instaurazione del legame con gli animali attraverso il contatto corporeo, accarezzando il folto pelo di questi docili pelosetti. Attraverso la carezza e la cura degli alpaca, grandi e piccini riscoprono valori come “gentilezza” e rispetto, che i camelidi restituiscono con riconoscenza e simpatia. La sua è quindi una fattoria socializzante in cui ci sono anche maialini nani, conigli nani, asinelli e pecorelle. Gli animali hanno quindi il ruolo di “accompagnatori” in un percorso di rigenerazione emozionale degli ospiti che sono coinvolti in passeggiate a passo di alpaca e in attività con gli altri animali. Dopo aver tosato gli alpaca, la fibra viene portata in laboratori che trattano la

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